C’ERA UNA VOLTA IN UN SOTTOSCALA AL VOMERO…

di Pasquale Renza

Negli anni ’80 in via Caldieri 66 una stretta saracinesca, tanto attaccata al negozio accanto che non la distinguevi facilmente, ti faceva scendere una ripida scala in ferro. Arrivato nel sottosuolo in un ambiente attrezzato con pochi soldi  trovavi modo di divertirti fra amici in una sorta di fabbrica della cultura in compagnia di ragazzi che avrebbero avuto, in un domani non lontano, un futuro rilevante per la nostra città.

C’erano, infatti, Paolo e Giancarlo Siani, Silvio Orlando, Stefano Incerti, Bruno Gambacorta, Paolo Mancuso, Antonio Cecchi, Geppino Fiorenza, Paolo Sorrentino e, ricordate la stupenda interprete di “Pane e tulipani”, Licia Maglietta?

Questo era il Centro Culturale Giovanile (in breve CCG) negli anni in cui era forte il piacere di condividere esperienze culturali, mettendosi in gioco in prima persona.

Fondato nel 1963 da un sacerdote, Padre Dini, si allontanò nel ’70 dalla Sala parrocchiale per conquistare la massima laicità in completa autonomia. Al CCG c’era spazio adatto per fare teatro con Enzo Balzano e Cristina Gentile, c’era modo di veder film fuori dal circuito commerciale grazie a Roberto Gambacorta, Pietro Pizzimento e Mario Violini, potevi assistere ai primi  Dibattiti sull’Ambiente organizzati dal compianto Pio Russo Krauss, partecipavi a Seminari sul Linguaggio Cinematografico tenuti dal sottoscritto o a Corsi di Sceneggiatura organizzati da Maurizio Fiume (maestro riconosciuto espressamente come tale da Paolo Sorrentino). 

Tutto questo sotto la direzione di Gaetano Continillo, Enzo Miano, Cristina Gentile e Pio Russo Krauss. 

La sede fu lasciata per cercare spazi più ampi nei cinema del Vomero dal momento che la sala spesso non era adatta ad accogliere il gran numero di appassionati. Nella foto, la calca dei partecipanti al Corso di Linguaggio Cine il 10 OTTOBRE 1984

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